I’m back

Cosa lascia in ricordo un viaggio di 6 giorni a Berlino. (è tutto quello che potevo permettermi).

Gli spazi. Spazi enormi tra una costruzione e l’altra. Spazi di riflessione. Spazi che aprono la mente. Spazi che regalano il silenzio. E a volte si riesce a zittire quasi tutte le voci che si ha dentro, ma la mia no, quella proprio non tace mai.

La Porta di Brandeburgo. Gigantesca e fulcro della città.

I vuoti. Paradigma è il Museo Ebraico. Spesso l’assenza mi fa comprendere l’importanza di ciò che è basilare e che spesso  do troppo per scontato.

Il Reichstag. Trasparente e imponente.

I bambini. I tedeschi proliferano alla grande. Non è strano veder comparire carrozzine doppie ad ogni angolo. E i casi sono due: o trombano più di noi oppure programmano scientificamente.

Il Berliner Dome. Granitico e imponente.

Le biciclette. Sarebbe il paradiso per la mia fuoriserie. E chissà potrebbe incontrare anche la sua bella due-ruote tutte curve. Occhio a non farsi investire però.

Postdamer Platz. Piazza tecnologica e ultramoderna.

I salvagente.  Questa è da spiegare. Ad ogni ponte ve ne sono almeno due in caso di necessità. Con altri connazionali si scherzava sul fatto che in Italia sarebbero già tutti appesi nei salotti di inediti bagnini.

Nefertiti. La bellezza immortale femminile.

Schnitzel mit kartoffel. La cena ideale. Accompagnata da una splendida bionda (la berliner è ottima).

La Spree. Romanticissimo un giro in battello su questo fiume. Seduti please, che i ponti (ognuno diverso dall’altro) sono piuttosto bassi.

Olympiastadion. Campioni del mondo. Campioni del mondo. Campioni del mondo. Campioni del mondo. Il cielo è azzurro sopra Berlino.

Alexanderplatz. Il luogo del ritrovo.

L’orso. E’ il simbolo della città. Knut poi è un po’ cresciutello ed è sempre più affamato ….. di attenzioni.

Il cambiamento.  Basta raffrontare foto di 20 anni fa per capire come tutto è in evoluzione. Il vecchio si affianca al nuovo. Lo straniero si accosta al nativo. Accettandosi. Confrontandosi. Nascondendosi. Fondendosi. Per creare una speranza per il futuro.

 

Ciò che resta da raccontare (ed è moltissimo) sta alla vostra fantasia e alla vostra esperienza diretta (ho stuzzicato l’idea di una visita o no?).

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2 risposte a I’m back

  1. mauro ha detto:

    non avevo dubbi sulla descrizione millimetrica della tua vacanza in berlin,sicuramente esperienze e scambi culturali sono importanti,purtroppo conoscono tutti il paese di" pulcinella "nel vero senzo del segreto non della parola ,l\’operaio imprenditore dice che sta rispettando la parola data ,ci siamo venduti l\’alitalia e siamo senza spazzatura ,magia!!! oooooooohhhhhhhh!!!!ma è propio grande questo nanetto!!ciao michè ben tornato ….

  2. chiara ha detto:

    avrò presto anche io un ottimo ricordo di berlino..quando i miei parents partiranno per un lungo weekend (e parlo di venerdì-lunedì mica pizza e fichi) nella terra dei crucchi, il fratello si trasferirà dalla fidanzata e io mi godrò il silenzio di questa casa. finalmente.
    oh come amo berlino!

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